Serie A2, Quarta giornata di andata
XAVIER ALEXANDER JOHNSON (atleta OLD WILD WEST UDINE). <Squalifica per una gara per comportamento violento reciproco, non in fase di gioco, nei confronti di un tesserato avversario.
Nella determinazione della sanzione si è tenuto conto della attenuante generica della tenuità del fatto [art. 33,2/2b RG rec., art. 24,2b RG]>.
VITTORIO NOBILE (atleta BANCA SELLA HOLDING CENTO). <Squalifica per una gara per comportamento violento reciproco, non in fase di gioco, nei confronti di un tesserato avversario. Nella determinazione della sanzione si è tenuto conto della attenuante generica della tenuità del fatto [art. 33,2/2b RG]>.
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Giustizia è fatta, come si suol dire. Anche se ormai non tutti credono che la legge sia davvero uguale per tutti, scusate la ripetizione. La giustizia, in questo caso, è poi quella sportiva che per definizione va per le spicce, specie fra un turno di campionato nel fine settimana lungo scorso e l’altro di mercoledì, prossimo.
A fronte di una rissa una tantum all’unanimità riconosciuta da saloon, anche perché inscenata sul parquet sotto gli occhi di tutti a fine secondo quarto di Apu–Cento, il giudice sportivo della Fip concede l’attenuante generica della <tenuità del fatto> e applica il minimo sindacale della sanzione a Johnson e Nobile, attori principali del parapiglia da espulsione. Un turno di squalifica e via, si paga l’ammenda (5 mila euro) per sanarla e all’Apu passa la paura di giocare il derby friulano mercoledì a Cividale senza l’Usa.
Tenuità del fatto anziché tenere conto nel caso dell’americano della recidiva per via delle due espulsioni, a inizio fase a orologio l’11 febbraio e poi il successivo 7 aprile scorsi, che già avevano portato a non poter sanare la seconda delle giornate di squalifica comminategli. La recidiva – ricordiamo – vale per cinque stagioni stagioni sportive ed è facoltà, non obbligo della giustizia sportiva tenerne conto. Ne sa qualcosa Doron Lamb che ha chiuso la sua avventura alla Ueb Cividale come l’aveva cominciata, cioè scontando due giornate di squalifica la stagione scorsa applicandogli la recidiva per le due prese alla fine di quella precedente in A con Brindisi a Scafati. Chiusa la parentesi, torniamo all’oggi del giudice sportivo Fip.
Nessuna menzione nei provvedimenti per Apu-Cento degli altri due espulsi Iris Ikangi e Tommaso Sperduto, vittime in verità del formalismo secondo cui se sei seduto in panchina e non sei in campo non puoi entrarvi anche solo per mettere pace. Nessuna menzione pure per coach Adriano Vertemati le cui dichiarazioni alla stampa a fine gara, in particolare <L’ex Nobile ci ha fatto questo regalo, forse dopo otto anni a Udine cerca contratto qui vicino>, seguono una procedura diversa. Dovrebbe aprire un procedimento la procura federale Fip, anche d’ufficio. Se tanto ci dà tanto, campa cavallo. Fa in tempo a crescere l’erba.
D’ora in poi, quindi, dopo questa decisione del giudice sportivo della Fip rissa da saloon libera sui parquet, tanto si becca una giornata e la si sana pagando l’ammenda anche se si è in odore di recidiva. Nemmeno la parvenza di affibbiare due turni, contro cui dovere proporre ricorso e solo ottenendo la riduzione a uno sanarlo. Forse erano troppo stressanti i tempi tecnici per discuterlo dal lunedì entro mercoledì. Eppure, vedrete che non sarà sempre così. Le vie della giustizia sono infinite. Divagando, occhio d’ora in poi a firmare petizioni popolari perché il Tar vi può sgamare le generalità, anche a babbo morto e ad acciaieria negata dalla Regione Fvg nella nostra laguna e dirottata nel mare Tirreno.
Tornando al basket giocato, a dispetto dei più pessimisti che profetizzavano tre turni per Johnson che avrebbero reso difficile la via del ricorso e della riduzione e commutazione della sanzione, dal venerdì dell’anticipo al lunedì del giudizio Fip l’Apu marcia compatta verso il derby di mercoledì e la Ueb in ordine sparso. Udine, infatti, non solo non avrà squalificati, ma pare pure che Davide Bruttini sia in recupero dalla terza distorsione a una caviglia dalla prestagione al match con Cento. Cividale, invece, domenica è tornata non solo a mani vuote anche dalla seconda trasferta a Verona, ma pure con l’infermeria in preallarme per un infortunio muscolare a Martino Mastellari e con Lucio Redivo ammaccato.
Infine, ci sia consentito un “gentile” pensiero per Nobile, ex Apu, che potrà sì continuare a giocare pure lui in questo torneo sanando la squalifica, ma forse non troverà <contratto qui vicino> perché non è riuscito nell’intento di fare saltare il derby friulano a Johnson. Che dire, “Vito” riprovaci. Forse sarai più fortunato.